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19 marzo festa del papà 2023 - Il ruolo del padre nell’educazione dei figli: il decalogo del papà
Quest'anno il piacere di "celebrare" la festa dei papà lo affidiamo alla dottoressa Ana Maria Sepe e al suo decalogo dedicato ai papà.
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Il ruolo del padre nell’educazione dei figli: il decalogo del papà
Diventare padre, al di là dell’atto fisico iniziale, è un percorso impegnativo e tutto da scoprire. I propri limiti, la propria forza e la propria pazienza vengono messe alla prova, ma è anche una grandissima ed unica esperienza di crescita personale.
Già da qualche decennio si è assistito a un rivoluzionario cambiamento per la figura del padre che, nell’immaginario classico, è sempre stata la parte più autoritaria della sfera genitoriale ma anche quella fredda e distante. Una figura quindi per lo più assente nel percorso di sviluppo in cui il suo ruolo educativo si concentrava soprattutto nel dare comandi e punizioni. I bambini avevano timore del padre, le sue sgridate provocavano sensi di colpa e conseguentemente un’importante lontananza affettiva.
Diremmo quindi che “il padre all’antica” era colui che imponeva regole, manteneva la famiglia ed aveva patria podestà su tutti i membri, prendendo decisioni sia formative che relazionali, senza lasciarsi andare a emozioni e sentimenti.
Oggi questo ruolo è decisamente cambiato, modificandosi insieme alla società e ai nuovi modelli che questa si porta con sé. Il padre non è più autoritario: oggi la figura vincente è quella del padre complementare, che si confronta con la madre, accompagna il figlio nella crescita ed è anche capace di dire di “no”.
L’amore paterno non è semplice come quello della madre che per natura ha una connessione biologica col figlio
Il padre può dimostrare il suo amore durante i primi anni di vita del figlio con i sacrifici che fa per quest’ultimo ma successivamente potrà essere la chiave giusta e bilanciata per riuscire a diminuire il forte legame con la figura materna. E se da un lato allenta la diade madre-bambino dall’altro è l’elemento che consente ai figli di crescere diventando grandi, imparando a “stare al mondo” da soli, affrontando le difficoltà grazie alle proprie risorse.
Dunque nel momento in cui il bambino vive il primo distacco con la madre, il papà può diventare il porto sicuro che pian piano gli fa capire che il mondo non è una minaccia e che oltre alla relazione con la mamma possono essercene altre serene e affidabili. E’ attraverso il modellamento offerto da entrambe le figure genitoriali che si strutturano personalità e competenze relazionali degli adulti di domani.
Il decalogo del buon papà
Se diventare padre è piuttosto facile, farlo bene è tutt’altra cosa. Non esiste il manuale del genitore perfetto così come non esiste alcuna formula magica per essere un bravo padre. Come si può diventare un buon padre? Quali sono gli elementi da considerare, nelle diverse fasi della vita di un figlio?
Il decalogo del buon papà
Un papà amorevole rispetta la mamma dei suoi figli
Il padre deve soprattutto esserci
Un padre è un modello, che lo voglia o no
Un padre dà sicurezza
Un padre incoraggia e dà forza
Un padre ricorda e racconta
Un padre insegna a risolvere i problemi
Un padre perdona
Il padre è sempre il padre
Un padre chiede scusa
Cari papà…il tempo vola
I bambini hanno bisogno di sentirsi desiderati, accettati e amati. Sono alla ricerca di conferme circa la loro importanza ed hanno bisogno di essere visti oltreché sentirsi al centro della attenzioni. Certo, seguire costantemente le evoluzioni della vita del proprio figlio diventa una sfida quotidiana, impegnativa ma allo stesso tempo appassionante ed appagante. Sicuramente la maggior fonte delle soddisfazioni di un moderno, presente e buon padre.
NOTA BENE: non si diventa padre per dovere….E non si dovrebbe diventare papà per caso, o per scelta altrui, o perché “prima o poi uno fa un figlio”, e simili espressioni da irresponsabili. Dovrebbe essere sempre una scelta, anche se per forza di cose fatta senza la consapevolezza dell’esperienza.
E’ fondamentale capire una cosa: tuo figlio non ha chiesto di venire al mondo. E’ stata una tua decisione di cui devi essere responsabile e custode, quindi per prima cosa devi a tuo figlio il rispetto e la considerazione che si deve al più importante degli ospiti.
Sei chiamato a prendere delle decisioni per lui, finché non potrà lentamente e gradatamente prenderne delle proprie, e di tutte queste decisioni dovrai dargli conto, prima o poi, perché la maggior parte di queste decisioni non solo avranno un peso sulla sua vita, ma saranno la sua vita.
A cura di Ana Maria Sepe, psicoanalista